sabato 10 ottobre 2015

Vortice. Alfredo Oriani. Chipiuneart.

Cosa funziona:
1.       Scelta dell’opera. Romanzo di notevole bellezza (8)
2.      Carattere di stampa. Classico, elegante (7)
3.      Editing. Due punti in meno per i mancati rientri, perché i capitoli non devono mai cominciare nella pagina sinistra e lindice è senza il numero diciannove (7)
4.     Assenza quasi totale di refusi, che nei libri di oggi sovente abbondano (8)
5.      Introduzione svelta, utile – che rarità!  e non professorale (8)
6.     Citazione dell’editore originale del romanzo (6)

Cosa non funziona:
1.       Prezzo eccessivo per un tascabile (5)
2.      Carattere sui risvolti laterali inadatto. Ora bianco, ora nero, troppo piccolo in tutti e due i casi e senza margini giustificati. Molto fastidioso (4)
3.      Errore nella bio dell’autore: l’appropriazione da parte del fascismo è indebita (5)
4.     Logo puerile, cupo, di una bruttezza imbarazzante (2)
5.      Sito web degli editori immaturo, sembra un blog da ragazzini (3)
6.     Collocazione sbagliata dell’aforisma sulla civetta  o va sul retro, o in ultima pagina, prima del tipografo e mancanza di autore del suddetto (5)
  
La media voto è un 5,6 ma il romanzo proposto è di qualità. Molto meglio di Garzanti, che dell’Oriani, nel 2003, fece una polpetta avvelenata. Pollice verso per l’ingiuria artistica in copertina, per le alette e per il sito.