Recita Estiva. Christa Wolf. E/O.
Cosa funziona:
1. La tematica del romanzo.
Utopia e immaginazione in un mondo di intellettuali senza cadute di stile, né
docce di banalità così abbondanti da affogarci. Anzi, una sensibilità autoriale sopra
la media (9)
2. Scrittura pulita, priva
di orpelli, diretta, intelligente (8)
3. Buon carattere di
stampa. Un punto in meno per l’ampia interlinea (7)
4. Voce narrante capace di
cogliere l’equilibrio dei sentimenti e ricostruire il sottostrato delle fatiche
interiori, della Storia, degli intrecci e i rapporti umani, sociali, politici
in modo onesto e coerente, non perdendo tensione ma offrendo un quadro di
precarietà e di realismo estremamente umano, plausibile. Un documento in forma
d’avventura (8)
5. Traduzione discreta (7)
6. Il gioco delle identità
nascoste all’autobiografia, tali da non pesare sull’opera e farne un passaggio
a sé (6)
7. La postfazione di Anita
Raja: splendida, illuminante (10)
Cosa non funziona:
1. Quarta di copertina
brutta, incolonnata male. Sarà che da un volume dell'89 mi aspetto una cura
maggiore rispetto alla paccottiglia odierna, fatta in tempi di austerity, ma
non posso chiudere un occhio (4)
2. Front cover semplicistica,
scadente (4)
3. Grafica non molto curata (5)
4. Troppi esclamativi nel
testo; qualche E’ apostrofato al posto del più corretto È, alcuni “bè, bè”
pacchiani e un insopportabile “alla malva” scritto in maiuscolo (4)
Raro che io sia d'accordo con l’aritmetica, ma il 6,5 della media voto è una piacevole eccezione.