sabato 22 agosto 2015

Recita Estiva. Christa Wolf. E/O.

Cosa funziona:
1.       La tematica del romanzo. Utopia e immaginazione in un mondo di intellettuali senza cadute di stile, né docce di banalità così abbondanti da affogarci. Anzi, una sensibilità autoriale sopra la media (9)
2.      Scrittura pulita, priva di orpelli, diretta, intelligente (8)
3.      Buon carattere di stampa. Un punto in meno per l’ampia interlinea (7)
4.      Voce narrante capace di cogliere l’equilibrio dei sentimenti e ricostruire il sottostrato delle fatiche interiori, della Storia, degli intrecci e i rapporti umani, sociali, politici in modo onesto e coerente, non perdendo tensione ma offrendo un quadro di precarietà e di realismo estremamente umano, plausibile. Un documento in forma d’avventura (8)
5.      Traduzione discreta (7)
6.      Il gioco delle identità nascoste all’autobiografia, tali da non pesare sull’opera e farne un passaggio a sé (6)
7.      La postfazione di Anita Raja: splendida, illuminante (10)

Cosa non funziona:
1.       Quarta di copertina brutta, incolonnata male. Sarà che da un volume dell'89 mi aspetto una cura maggiore rispetto alla paccottiglia odierna, fatta in tempi di austerity, ma non posso chiudere un occhio (4)
2.      Front cover semplicistica, scadente (4)
3.      Grafica non molto curata (5)
4.      Troppi esclamativi nel testo; qualche E’ apostrofato al posto del più corretto È, alcuni “bè, bè” pacchiani e un insopportabile “alla malva” scritto in maiuscolo (4)

Raro che io sia d'accordo con l’aritmetica, ma il 6,5 della media voto è una piacevole eccezione.