After.
Anna Todd. Sperling & Kupfer.
Cosa
funziona:
1. Packaging e campagna pubblicitaria. Anche quelle sono un’arte (9)
2.
La Paramount Pictures ne ha acquistato i diritti per un
prossimo film. Siamo sempre nello stesso campo, la pubblicità, ma dicono sia
l’anima del commercio, e il libro più venduto e famoso della storia – la Bibbia – insegna. Voto alla
strategia (8)
3. Per i fanatici del trash è un capolavoro e si sa che bisogna
accontentare tutti. A costoro non importa che sia un’operazione di corruzione
della buona scrittura (6)
4. Grafica, liner notes, riferimenti, carta. Ogni dettaglio è in funzione
del business, e in questo la produzione eccelle ampiamente. Le case editrici non
sono istituti benefici (7)
Cosa
non funziona:
1. Troppo famoso per essere vero. Montatura editoriale (3)
2.
Fandom stroboscopico, nato da una fanfiction perciò con tutti i difetti del
caso: incoerenza dei temi e della trama, degrado linguistico, qualità infima
della storia (2)
3. La scelta del carattere di stampa sa di clonazione ancor più
dell’ossatura del libro. Che non fa altro che ripetere un cliché come un cupo
rosario. Copertina da serial novel (5)
4. Mobbing, maltrattamenti, umiliazioni: il protagonista, bad boy dal cuore
d’oro, dimostra di essere al passo con gli adulti moderni in quanto a
interiorità deragliata. Errori e bestialità a ruota libera: l’editing non
esiste, e dove esiste è pericolosamente superficiale (3)
Media
voto 5,3 con riserva. Intesa come riserva di caccia, nella quale si dovrebbe
sparare come nel celebre spezzone fantozziano sugli architetti di questa
porcheria.