Le
mille luci del mattino. Clara Sanchez. Garzanti.
Cosa
funziona:
1.
Scrittura lodevole. Qui, la
Sanchez non ha nulla da invidiare a nessuno (9)
2.
Il personaggio di Emma, che vive solo di lavoro e spesso sembra bastare
a sé stessa, è una fotografia spietata di centinaia di donne di oggi (7)
3.
La spinta dei produttori e il circo mediatico organizzato attorno al
libro. I primi posti nelle classifiche di vendita dei grandi gruppi dipendono
da questo, sennò il 90% dei loro libri non avrebbe le qualità per imporsi nel
mercato e nel gusto (8)
4.
Da tempo Garzanti non fa che clonarsi le copertine, con una bella
figliola fotografata in pose auliche, su uno sfondo che rievochi un poco il
contenuto del libro. Per una volta, la figura in ombra che sfoglia un volume
(la protagonista accantona il sogno di fare la scrittrice: tanto per essere
originali!) è quasi adatta all’uopo (6)
5.
Impaginazione, organizzazione del testo, note, dettagli (7)
Cosa
non funziona:
1.
Il mix di fatti raccontati da Emma, quasi fossero indipendenti l’uno
dall’altro, dà al tutto un senso di sospensione e incompletezza (4)
2.
L’aura di telenovela tra amanti, sotterfugi, mobbing e legami ai confini
della realtà (3)
3.
Con tanti finali possibili, la Sanchez ha consegnato quello più improbabile.
Smozzato, senza un evento a scuotere la storia, né a darle un compimento reale
(4)
4.
La riproduzione seriale di una trama vista centinaia di volte al cinema,
letta in altri libri, per non dire della quotidianità. Pure a pagamento. Non ce
n’era proprio bisogno (3)
5.
Diciotto euro e passa li valevano – forse – le prime due opere
dell’autrice iberica. Questa si candida ad essere la sua peggiore, roba che si
sarebbe dovuta spacciare a meno della metà, con una parental advisory al
pubblico (4)